Il rapporto che ho con i miei capelli naturali è un po’ problematico: sono mossi, sì, ma anche crespi, tendono a farmi sembrare un mix tra un cocker spaniel e Maga Magò, quindi non è che ne vada matta.
D’estate, però, sottopormi alla tortura di phon e piastre varie non è sempre il massimo, così quest’anno ho deciso di impegnarmi un po’ di più e sperimentare una routine per capelli mossi che fosse un giusto compromesso tra sbattimento e risultato decente.
Perché sì, lo devo dire, i vari curly girl method mi spaventano non poco: ho visto dei video online che rasentavano il fanatismo, in cui per avere un’onda ben definita bisognava bagnare i capelli in ciotole di lacrime di unicorno, usando spazzole di uranio impoverito con prodotti reperibili solo in una piccola regione della Frigia occidentale.
In un mondo liscio-centrico, nutro il massimo rispetto per il Metodo (con la M maiuscola), ma mi rendo conto che la dedizione che richiede applicarne uno alla lettera è un po’ troppa per me, quindi mi accontento di questo (anche perché, complice la cheratina che faccio ogni anno, non ho più il mosso aggressivo di un tempo).
Ma basta con questa premessa, veniamo al sodo: scrivo questo post esclusivamente per ricordarmi cosa ho usato sulla mia testa quest’estate, perché il risultato non era male e magari l’anno prossimo lo replicherò. Sì, d’inverno non vado in giro con i capelli mossi per vari motivi, abbiate pietà di me.
Shampoo e balsamo
Molti dicono che lo shampoo e il balsamo non siano particolarmente rilevanti in una routine per capelli mossi e ricci, ma forse queste persone (iNNioranti!!1 – scherzo) non hanno mai usato i miei shampoo liscianti e i relativi balsami, capaci di appiattire qualsiasi chioma (il risultato, se asciugati all’aria, sono capelli gonfi e senza forma – non lo consiglio).
Per questo ho chiesto aiuto all’Instagram e ho ricevuto molti consigli, tra cui la linea per capelli ricci di Pantene. Economica, facile da reperire, l’ho presa al volo.
Lo shampoo pulisce molto bene la chioma e la cute, non la secca e dà il giusto grado di idratazione. Usandolo ogni giorno in vacanza non mi ha dato nessun tipo di problema. Promosso!
Il balsamo districa a sufficienza senza appesantire i capelli, il che mi ha stupito, perché temevo che non fosse abbastanza idratante per il mio crespo pazzo. E invece niente male, fa il suo. Sicuramente esisteranno prodotti migliori di questi, ma per pochi mesi all’anno mi sembra di aver fatto già uno sforzo sufficiente.
Esempio di capelli lavati con uno shampoo lisciante. La crema per ricci non ha potuto fare miracoli. (Comunque mi piacciono anche così)
La schiuma (la schiuma?!)
Il mondo del riccio si divide in chi ritiene che la schiuma sia una faccenda anni Novanta e chi l’ha riportata in auge senza troppi drammi.
Io seguo quest’ultimo filone e mi sono trovata benissimo con la schiuma Fructis Hydra Ricci, che avevo preso nel 2023 senza capire come usarla.
Mi piace perché, se applicata correttamente, non fa l’effetto scricchiolante o bagnato, anzi. Definisce bene, mi piace. Purtroppo a lungo andare secca un pochino i capelli, ma con una maschera si risolve.
Su di me (sottolineo mille volte) funziona al meglio se applicata sui capelli grondanti, come primo step di styling dopo shampoo e balsamo. Faccio questo benedetto scrunching e passo allo step successivo. Lo so, non tutti usano la schiuma così, ma ho fatto delle prove e su di me va bene, ok? Oddio, ho paura che un’adepta del curly girl method mi si presenti sotto casa minacciandomi con una spazzola in uranio impoverito.
La crema
La crema per lo styling c’è chi la mette prima, chi dopo, ma che ne so, ma fatemi uscire di casa in tempi brevi che non posso stare qui tutto il giorno a farmi i capelli mossi.
Io uso la crema di JVN “Complete – Air dry cream“, che mi ha regalato la mia amica Bea e che su di me funziona perfettamente.
Toglie un po’ quell’effetto anni Novanta della spuma e aggiunge definizione e idratazione: mi piace tantissimo. Occhio a non esagerare perché anche lei può portarvi a sembrare appena usciti da una registrazione di Non è la Rai del 1993. Ha una texture leggermente appiccicosa, ma se applicata sui capelli ancora bagnati è perfetta e non appesantisce.
Un po’ di olio
Secondo i vari metodi per capelli ricci/mossi, arriva sempre il momento di “rompere il cast” (forse ho involontariamente evocato l’adepta di cui sopra? Aiuto).
Che non significa cambiare in corso d’opera l’attore principale di una fiction, ma togliere l’effetto “duro” dei prodotti, quello scricchiolante anni Novanta, per intenderci.
Io non sento sempre questa esigenza, ma se qualche volta esagero con la spuma o con la crema, qualche goccia di olio riporta i capelli a un aspetto decente: l’olio di Nashi Argan è sempre una garanzia, ma anche quello Olaplex va bene per questo scopo. (Di oli siliconici sono molto esperta, ne ho una collezione – ma non li ho provati tutti sui capelli mossi perché non li avevo con me quest’estate).
Asciugatura
Ah-ah! E qui viene il bello: dopo anni di schiavitù dal phon, quest’anno ho sperimentato l’asciugatura all’aria e stranamente NON SONO MORTA! Miracolo!
Sarà anche che con le temperature vomitevolmente calde che ormai la Terra ha raggiunto si asciugano in pochissimo tempo e la cervicale non arriva nemmeno ad accorgersi dei capelli bagnati, chi lo sa. Tant’è che sono andata sempre in giro con i capelli sgocciolanti come un’americana qualsiasi e il risultato è stato più che decente. Ma quei rari momenti in cui ho optato per il diffusore, l’ho fatto con il mio storico Parlux fucsia messo al minimo (è super potente ed è ancora pazzesco dopo 10 anni) cercando di non toccare i capelli o di farlo il meno possibile.
Io che mi appresto a uscire con i capelli gocciolanti in barba alla me di qualche anno fa che rabbrividiva al pensiero
Bene, qui si conclude questo post totalmente inutile che servirà solo alla me del 2025, se ci sarà ancora (in tal caso: complimenti), se avete qualche prodotto magico da consigliarmi fatemi sapere, questo è un mondo per me totalmente sconosciuto!
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Disclaimer: tutti i prodotti menzionati sono stati acquistati da me, la crema è un regalo di un’amica. I link ad Amazon sono affiliati.
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