I Beyond Blurry sono l’ultima novità di Nabla e anche se hanno suscitato qualche perplessità in chi sperava di trovare dei blush liquidi, per me sono dei rossetti favolosi.
Hanno un finish opaco e una texture elastica, quasi idratante, con un colore modulabile che si può intensificare o lasciare più “naturale”.
Non voglio fare una premessa autobiografica di cui non frega niente a nessuno, per cui vado direttamente al sodo, parlandovi delle colorazioni che ho preso dal sito di Pinalli (prezzo di lancio 18,4 €, a prezzo pieno costano la VeLeZa di 23 €).
Beyond Blurry: Dea
Non ho mai avuto un rossetto che fosse il mio esatto MLBB (oddio, che termine rétro), ovvero “my lips but better” (le mie labbra, ma meglio); oppure, se l’ho avuto, non era così simile alle mie labbra e dall’effetto vellutato quasi impercettibile.
Dea è per me un MLBB quasi perfetto, giusto un po’ più intenso delle mie labbra naturali.
Descritto come un “malva rosato medio”, dona un velo di colore opaco e sottile che si fonde con le labbra senza seccarle. Un rossetto confortevole ma anche un comfort-rossetto, nel senso che lo metti quando non sei al massimo e ti senti improvvisamente meglio, senza avere la sensazione di fari puntati addosso.
L’ho preso a occhi chiusi dato che ho il suo omonimo in versione Beyond Jelly (rossetti dalla texture opposta, cremosi, lucidi, rimpolpanti), che penso mi doni abbastanza, senza fare contrasti strani.
Qui trovate uno swatch molto leggero, una sola passata di colore. Ovviamente stratificando si ottiene una tonalità più intensa.
Beyond Blurry: Divinize
Sempre in tema divinità, ho preso anche Divinize, un “nude caldo” stando alla descrizione del brand. Questo l’ho preso perché il colore mi ricordava il Beyond Jelly “Sublime”, che amo parimenti, ma ovviamente l’effetto finale dei due è molto diverso.
Divinize ha una tonalità ancora più sobria di Dea, si nota un po’ di meno, ed è su di me il colore ideale per ravvivare le mie labbra da cadaver mortus senza dare l’impressione che abbia il rossetto.
Anche se dal bullet sembrano quasi identici, Divinize è caldo e molto meno intenso di Dea.
L’altro giorno avevo un pranzo in campagna e qualcosa stonava col mio look: avevo messo il mio amato Velvet Teddy di MAC e mi sembrava di essere un po’ fuori luogo.
Dopo essermi insultata allo specchio per diversi minuti, prima di uscire ho cambiato rossetto e messo Divinize. Ecco, perfetto: più fresco e naturale per il tipo di makeup che cercavo in quel momento (per il resto Velvet Teddy lo metto ogni giorno e lo adoro, ma dipende anche dal resto del trucco).
Posso spendere due parole per il pack di questi rossetti? È bellissimo. Ecco, due parole: è bellissimo!
Texture e durata
Per me quella dei Beyond Blurry è una texture nuova, davvero sottile e vellutata, ma assolutamente confortevole sulle labbra.
La durata ahimè non è la priorità per questi prodotti (che infatti non la promettono), ma non è nemmeno tragica: Divinize regge piuttosto bene anche a pranzi e bevute, Dea l’ho visto un po’ meno resistente.
Faccioni censurabili
Si tratta di rossetti da portarsi sempre dietro, da ritoccare al volo, che però non lasciano brutti aloni o macchie quando vanno via, niente di tutto ciò.
Due selfoni anni 10 (forse anche sfocati) per rendere l’idea del colore sul faccione nel suo complesso: naturali ma molto carini (per me). Dea a sx, Divinize a dx.
Secondo me sono l’opzione ideale per chi non ha molta confidenza con i rossetti ma sente di voler qualcosa con cui ravvivare il proprio look, perché non sbavano, non vanno in giro e l’effetto complessivo è molto naturale.
Ci sono tante altre colorazioni e chissà, potrei provarne altre se in futuro troverò altri sconti allettanti.
Voi li avete provati o il potere del pack rosa non vi ha conquistato il corazòn? Fatemi sapere.
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Disclaimer: i prodotti recensiti sono stati acquistati da me e questo post non è frutto di collaborazioni o sponsorizzazioni. Per capirci, nessuno mi ha pagato per scriverlo!
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