YSL: Rouge Pur Couture The Mats: Prune Virgin

Diciamo la verità: sono una persona facilmente infinocchiabile, e da quando c’è Youtube di mezzo l’infinocchiometro suona all’impazzata quando mi vede. So che il termine implica la volontà maligna di qualcuno di fregare qualcun altro, ma in un certo senso Youtube è il dimonio e questo volere in sé ce l’ha.

Dicevamo, mi faccio infinocchiare o abbindolare facilmente. Se dopo il video di Clio sui rossetti arancioni ho preso il  rossetto n.12 di Kate Moss Lasting Finish, potevo mai rimanere con le mani in mano dopo aver visto il video sui rossetti color prugna? No, ecco. Nonostante io abbia una certa età e abbia imparato a prendere con le pinze certi video e certe guru (che definizione demmerda, posso dirlo? eh) cado spesso in trappole come queste.

Devo anche aggiungere che il video di Clio è arrivato in una particolare congiunzione astrale che ha visto arrivare tra le mie mani lo sconto del 20% da Sephora e l’inizio – un po’ blando, direi – della stagione autunnale (in cui, dal 1872, il colore trend per i rossetti è il prugna). Due indizi più che convincenti per puntare sull’ennesimo rossetto esoso, ovvio. Solamente l’apparizione in sogno di Mike Bongiorno mi avrebbe potuto convincere di più, ma non ce n’è stato bisogno.

(Mike Bongiorno buonanima è un noto esperto di rossetti esosi, nel mio immaginario nonsense appena creato).

Non sto qui a raccontarvi del mio duplice giro da Sephora (nel primo ho accompagnato mia maTre che mi ha regalato la Lip Line Perfector di  MUFE, yei),  vi dirò solamente che in entrambe le spedizioni punitive ho avvistato qualcosa di meraviglioso: un Rouge Pur Couture di YSL della (nuova, presumo) linea The Mats, il  n. 205 Prune Virgin. Costo: 26,50 eurozzi (ma io avevo lo sconto, ripeto, ripeto).

Non l’ho neanche provato (tzk!); sapevo che se non l’avessi preso o se avessi optato per una tinta o qualsiasi altra stregoneria me ne sarei pentita per sempre (ovvero fino al prossimo video di Clio: trend labbra rosse natalizie, come dice lei stessa), per cui visto che era già la seconda volta che sbavavo sul tester (bello, vero?), ho deciso di prenderlo senza fare troppe storie e brandendo il coupon del 20% a mo’ di carta dei diritti dell’uomo e di non so cos’altro.

[Magari: in realtà la mia amica Slavi può testimoniare che prima ho provato sulla mano TUTTE le tinte YSL disponibili. Tipo un’ora davanti allo stand. Povera.]

Risultato: stupendo, adorabile. Completamente opaco eppure estremamente confortevole e idratante.

La prima volta che l’ho messo è stato un po’ difficile – non ho le labbra regolari -, ma a poco a poco ci si fa l’abitudine. Aiutandosi con una matita adatta (io ne ho trovata una YSL che credo di possedere dal 2001, ma va ancora benissimo e si intona al nuovo arrivato; certo mi provocherà morte precoce ma chissene) e magari con una matita trasparente il rischio di combinare danni si riduce notevolmente. Inutile dire che le pellicine vanno bandite, o assumeranno un colore vicino al NERO rendendosi evidenti come la cometa sopra il presepe.

Il colore è intenso, meraviglioso, dura a lungo e mangiando et bevendo va un po’ via, ma lascia comunque un colore uniforme sulle labbra (no effetto Pasta Col Sugo Che Rimane Sui Bordi, per intenderci).
N.b.: quando mangio io ho la grazia di un tavolo da biliardo, non faccio che passare il tovagliolo sulle labbra, insomma non mi aiuto. Magari ad altre donne rimane intatto,  non me ne stupirei.

Se qualcuno si sta chiedendo come cacchio si mette un rossetto del genere,  come si abbina, come ci si trucca e via dicendo, ecco, l’unica cosa che posso consigliare (ma a chi? boh! vabe’) è di coprire bene i rossori del viso – di cui sono esperta mondiale – e uniformare l’incarnato. Poi non lo so, io ho seguito le orme di Clio e mi sono trovata bene scaldando il tutto con cazzuolate di terra (altrimenti rischierei davvero di sembrare una comparsa scrausa di Twilight) ma senza esagerare. Sugli occhi ho optato sia per trucchi leggeri e naturaleggianti, sia per smokey da “sticazzi se pensi che sia una battona, sei solo un/a iNiorante provinciale ptù“.

Sto esagerando con le parolacce? Perdono.

Inutile dire, poi, che quando ho visto Skyfall il rossetto di Severine mi sembrava richiamasse abbastanza questo Prune Virgin, anche se di certo non sarà lo stesso (e siate maledette voi che fate i tutorial sul suo look cambiando colore del rossetto e optando per un rosso: che senso ha?).

Certo, poi lei è una fi*a atomica e io una talpa urbana, ma il discorso non è quello, parlavamo di rossetti e io sì, ecco, un giorno forse guarirò.

Se infine desiderate uno swatch on my lipssss fatto con perizia e serietà, sappiate che ci ho pure provato, ma la luce di casa non è minimamente consona a rendere l’idea corretta del colore. Sembrava molto più chiaro e non avevo alcuna voglia di regolare la mia povera e maltrattata Nikon; inoltre ho dimenticato a Palermo la matita per le labbra e da vicino faceva tutto molto schifo. Per farmi perdonare, però, ho fatto questa foto (utilissima, ovvio. Però la webcam ci ha preso più della reflex).

Anf, pant. Se siete ancora vive, fatemi sapere che ne pensate. Magari MAC o altri marchi fanno questo rossetto dal lontano 1929 e io mi faccio abbindolare dalle novità di Sephora, illuminatemy! con la y!